di Ludovica Ambrosio e Fabrizio Lala
Il 20 e 21 novembre scorso si è tenuto a Torino il convegno organizzato da Peopil, dal titolo Occupational Health and Tort Reform & Human Rights Special Interest Groups.
Peopil (Pan European Organisation of Personal Injury Lawyers) è l’organizzazione paneuropea degli avvocati specializzati in materia di danno alla persona, che per l’incontro torinese ha scelto la magnifica cornice dell’Accademia delle Scienze.
Lo Studio legale Ambrosio & Commodo è membro attivo dell’Associazione Peopil in particolare tramite l’Avv. Stefano Bertone. Ambrosio & Commodo è anche sponsor del convegno, che è stato preceduto da un aperitivo di benvenuto organizzato presso la propria sede in via Bertola 2.
Tra i relatori, alcuni tra i principali avvocati specializzati in danno alla persona a livello europeo, provenienti da diversi Paesi europei ed extraeuropei. Accenniamo qui ad alcuni tra i molti interessanti interventi dei partecipanti.
L’Avv. Marco Bona, esperto in materia di danno alla persona e dal 2001 coordinatore dell’associazione PEOPIL, dopo aver spiegato come è regolamentata la materia della responsabilità civile in Italia, ha esposto la proposta della riforma di tale disciplina all’interno dell’Unione Europea, il cui obiettivo è quello del riconoscimento del risarcimento integrale del danno al fine di contrastare le continue correnti di natura politica che, portando avanti gli interessi di assicurazioni e banche, e quindi a discapito dei danneggiati, propongono sistemi di liquidazione sempre più al ribasso e nei quali l’accesso alla giustizia diviene sempre più difficile e costoso.
L’Avv. statunitense Anthony Tarricone, dello studio legale Kreindler & Kreindler, USA, esperto anch’egli in responsabilità civile e risarcimento del danno con particolare riferimento ai casi di disastri aerei, difensore di numerose famiglie delle vittime in diversi importanti procedimenti tra cui il noto caso dello schianto dell’aereo dell’Ethiopian Airlines, ha illustrato le strategie e le tattiche della “Tort Reform” in materia di responsabilità civile negli Stati Uniti d’America.
Tale “riforma”, è stato ben spiegato, ha come unici obiettivi la riduzione del numero dei procedimenti intentati contro le grandi industrie e quello di diminuire l’entità del risarcimento dei danni. La riduzione non opera affatto – ha notato con simpatico sarcasmo il Collega statunitense – quando le grandi aziende si fanno causa fra di loro ad esempio in materia di antitrust o brevetti: in quei casi le quantificazioni sono massime…
Egli inoltre ha elencato i campi in cui vi è maggior possibilità di coltivare azioni collettive tra cui, ad esempio, l’industria legata alle piattaforme di internet – citando quale esempio la class action promossa dallo Studio Ambrosio & Commodo contro Meta e Tiktok, per inibire le pratiche dannose e pericolose per i minori poste in essere tramite i social Instagram, Facebook e TikTok – nonché l’industria farmaceutica, facendo altresì un breve cenno alle cause attualmente in piedi in America, nelle quali le grandi multinazionali hanno (pure) agito al fine di chiedere di essere dichiarati immuni da responsabilità.
L’Avv. Tarricone presenta il proprio intervento, insieme all’Avv. Stefano Dangel
L’Avv. Klára Dvořáková, managing partner dello Studio legale Holubová advokatí, della Repubblica Ceca, ha parlato di alcune tra le principali norme di fonte europea collegate alla materia del danno alla persona.
Il suo intervento, dal titolo Young Lawyers’ Expectations on Tort Reform, relativo alle recenti novità normative europee in materia di danno alla persona, ha proposto un punto di vista peculiare, quello legato ai vari e crescenti rischi legati al mondo digitale.
Quale esempio, Klára Dvořáková ha portato quello di un profilo di social media clonato. Da questa prospettiva, ha indicato le varie normative applicabili, a partire dal GDPR (Regolamento UE 2016/679), citando poi anche il Digital Services Act (Reg. UE 2022/2265), il Data Act (Reg. UE 2023/2854e l’AI ACT (Reg. UE 2024/1689) ed illustrandone l’interesse.
Il panel successivo, dal titolo Product Liability, AI, Class Action and Litigation Funding: Reform across Europe, è stato presieduto e moderato dall’Avv. Sarah Prager KC dello Studio legale inglese Deka Chambers, Barrister di grande esperienza specializzata nella gestione di controversie complesse relative a lesioni personali di ogni tipo, sia dalla parte degli attori che dei convenuti.
Ha preso la parola per primo Duncan Fairgrieve, Professore universitario presso Université de Paris-Dauphine, Francia, e University of Oxford, Inghilterra, nonché abilitato alla professione in entrambi i Paesi. L’Avv. Fairgrieve, autore di numerose pubblicazioni giuridiche in Francia e in Inghilterra, ha analizzato alcune tra le principali norme incluse nella Direttiva 2024/2853 sulla responsabilità per danno da prodotti difettosi, che abroga la precedente direttiva 85/374/CEE, in riforma del sistema.
L’Avv. Mark Harvey, socio e Head of Specialist Special Injuries presso lo Studio legale Hugh James, con sede a Londra e in Galles, ha proseguito nell’analisi delle nuove norme, paragonandole a quanto previsto nel sistema previgente, con acuti riferimenti pratici legati alla sua vasta e pluridecennale esperienza in class action nazionali e internazionali (ad es., quella relativa a protesi mammarie difettose, prodotte in Francia e commercializzate nel Regno Unito).
Ha poi preso la parola la Prof.ssa Eleonora Rajneri, Docente di ruolo presso il Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, nonché docente presso l’Institut Catholique di Parigi.
La Prof.ssa Rajneri ha condiviso alcuni aspetti della sua ricerca scientifica a proposito della giurisprudenza europea in materia di responsabilità da prodotto difettoso, arricchendola con vari riferimenti alle teorie giuridiche di maggiore interesse in materia, a partire da quella del rischio di impresa. L’intervento è stato arricchita da considerazioni di carattere pratico, che hanno messo in luce aspetti di sicuro interesse in materia. Ad esempio, come le caratteristiche dei prodotti coinvolti nelle controversie siano tali da influenzare le decisioni dei Giudici, non sempre in modo pienamente coerente con i principi che fondano la materia della responsabilità per danno da prodotti difettosi.
Nel pomeriggio è intervenuto anche l’Avv. Stefano Bertone dello Studio Ambrosio & Commodo, che ha affrontato il tema degli incidenti marittimi, nel quadro del panel intitolato Migrants, Human Rights, Shipwrecks. Hanno partecipato alla discussione anche l’Avv. Abigail Holt dello Studio inglese Garden Court Chambers e l’Avv. Silina Pavlakis, socia dello studio greco Moschos-Pavlakis-Moschos.


