Focus Horizon Europe: proprietà intellettuale e scienza aperta (EP. 2)

di Daniele Lonardo

Nel precedente articolo della Newsletter mensile[1], abbiamo approcciato la Call of Proposal denominata “Capacity building on Intellectual Property: management to support open science” (tradotto dall’inglese: Costruzione delle capacità sulla gestione della Proprietà Intellettuale a supporto della scienza aperta).

La presente linea di finanziamento si struttura su 4 strand (assi):

Lo strand 1 riguarda investimenti e riforme volte ad accelerare la trasformazione verde e digitale, aumentare la competitività delle PMI e la ripresa post Covid-19. Obiettivo del presente asse è quello di offrire supporto ai policy-makers ed in particolare semplificando e facilitando l’interazione tra i sistemi di R&I a livello nazionale ed europeo.

Lo strand 2 si pone l’obiettivo di migliorare l’accesso all’eccellenza scientifica e, al contempo, aumentare le prestazioni dei sistemi di ricerca e innovazione (R&I), basandosi su misure specifiche di Horizon Europe e sulla complementarità con le strategie di specializzazione intelligente, Già presenti (ed indicate) nelle Politica di Coesione dell’UE.

Lo strand 3 si concentra sull’importanza di tradurre i risultati della R&I in economia. Le politiche di R&I ambiscono a rafforzare la resilienza e la competitività delle nostre economie e società.

Lo strand 4 affronta la sfida di migliorare la cd. ERA (European Research Area o Area di Ricerca Europea) e comprende: la Scienza Aperta, l’Istruzione Superiore e la Ricerca, la Scienza dei Cittadini, l’Educazione Scientifica, il Genere e l’Etica. Lo strand 4 ambisce a generare una nuova ERA, capace di trarre vantaggio dalla creazione, circolazione e utilizzo della conoscenza. Ciò consente alle istituzioni e agli organismi di ricerca di abbracciare un nuovo processo trasformativo: forza lavoro altamente qualificata capace di circolare liberamente, output di ricerca condivisa, uguaglianza di genere garantita e che i risultati provenienti dall’ambito R&I siano ben compresi, affidabili ed utilizzabili sia dai ricercatori che dai cittadini, a tutto vantaggio della società.

Gli impatti attesi indicati nella presente linea di finanziamento sono molti (21) e dovrebbero (nel loro insieme), delineare un percorso fattibile sulle seguenti tematiche:

  1. Riformare e potenziare il sistema europeo di R&I (Ricerca e Innovazione);
  2. Dare priorità degli investimenti e alle riforme: in particolare nell’ambito della ripresa post covid-19 e alla doppia transizione: verde e digitale;
  3. Migliorare l’accesso all’eccellenza scientifica;
  4. Produzione scientifica di alta qualità ed una maggiore inter-relazione tra risultati in ambito R&I ed economia;
  5. Sviluppare la l’Area Europea della Ricerca (ERA);
  6. Realizzare Programmi coordinati di R&I nazionali e regionali, mettendo a fattor comune le risorse nazionali e contribuendo all’allineamento delle politiche nazionali di ricerca e innovazione;
  7. Migliorare e definire le politiche sui modelli di rete del personale a supporto e nella gestione della ricerca;
  8. Migliorare le politiche ed i programmi di R&I e di istruzione superiore;
  9. Modernizzare il settore dell’istruzione superiore in sinergia con la ricerca e l’innovazione;
  10. Aumento del numero di ecosistemi di conoscenza interconnessi, forti nella creazione, circolazione e utilizzo della conoscenza;
  11. Migliorare l’attrattività dei ricercatori, anche in punto carriera professionale;
  12. Promuovere una uguaglianza di genere nel sistema europeo di R&I;
  13. Creare un sistema di R&I più aperto e inclusivo;
  14. Aumentare la capacità nel sistema europeo di R&I per condurre la scienza aperta a diventare modus operandi della scienza moderna;
  15. Aumentare il coinvolgimento dei cittadini nell’ambito della R&I;
  16. Migliorare l’allineamento della ricerca strategica con le esigenze, le aspettative e i valori della società contemporanea;
  17. Identificare sinergie tra istruzione di secondo e terzo livello, nonché tra istruzione e imprese;
  18. Aumentare la fiducia nella scienza e nei risultati della R&I, nonché una maggiore comunicazione bi-direzionale tra scienza e società;
  19. Fare in modo che conoscenza e forza lavoro qualificata possano circolano liberamente;
  20. Aumentare le capacità nel sistema europeo di R&I per condurre alla scienza aperta;
  21. Realizzare un sistema di R&I più aperto ed inclusivo.

Allo stato dell’arte, i partners progettuali interessati nel collaborare alla stesura della presente Call of Proposal sono circa 30.

Tra le Università spiccano quella spagnola di Valecia (Human Translational Genomics Group) e due Università ucraine: la National Technical University of Ukraine “Igor Sikorsky” di Kyiv ed il Dipartimento di Ricerca e Sviluppo dell’Università di Uzhhorod.

Tra le Organizzazioni non governative, citiamo la Romanian Standards Association – ASRO e le NGO Albanese “People in focus” e Svedese “Nordic Horizon Institute”.

Tra le PMI candidate, ve ne sono numerose provenienti da Francia, Romania, Grecia ed Austria.

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[1] Lo puoi leggere QUI: https://ambrosioecommodo.it/approfondimenti/focus-horizon-europe-proprieta-intellettuale-e-scienza-aperta-ep-1/

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