di Ambrosio & Commodo Studio Legale Ass.to
Nelle giornate del 8-9 febbraio si è tenuta presso la sede londinese dello Studio legale Irwin Mitchell il 14 “Meeting and Workshop” del Global Justice Network, rete di professionisti che riunisce decine di Studi legali provenienti da oltre 25 paesi, che collaborano nell’ambito di azioni risarcitorie collettive a livello internazionale a tutela delle vittime.
Creato nel 2011 da una felice intuizione di Robert Lieff, socio della firm Lieff-Cabraser- Heimann & Bernstein leader negli USA per la litigation di massa, il Global Justice Network è cresciuto negli anni attraverso appuntamenti particolarmente significativi, come quello in collaborazione con la Columbia University di New York, diventando un vero laboratorio di idee, frutto del confronto delle esperienze degli associati, sviluppate in ambiti con culture giuridiche diverse, ma destinate a divenire la base di una “comunità di giuristi” operante in vari Paesi e continenti e motivata dalla sola volontà di cooperare per la tutela dei diritti di coloro che si rivolgono ai nostri studi.
All’appuntamento di quest’anno, organizzato dal presidente del Board e partner dello Studio Ambrosio e Commodo Avv. Stefano Bertone, sono intervenuti 25 Studi legali di 17 paesi per confrontarsi e pianificare interventi coordinati sulle tematiche giuridiche risarcitorie di maggiore interesse.
In particolare, si è discusso di fenomeni globali quali l’inquinamento da PFAS (ovvero le sostanze perfluoroalchiliche, altamente cancerogene, che si trovano ormai dappertutto), con dettagliati focus relativi alle differenti questioni giuridiche riscontrabili su base territoriale, tra cui le voci di danno configurabili, la giurisdizione e la legge applicabile.
Altro tema oggetto di approfondimento è stato quello relativo all’estensione di un’azione di classe, declinata a livello continentale, sui danni non patrimoniali provocati agli utilizzatori dei respiratori CPAP e CPAP della Philips Respironics, iniziativa che, sul piano inibitorio, ha già trovato riscontro a livello nazionale a seguito dell’esito positivo del primo contenzioso proposto dall’Associazione Apnoici Italiani APS e da Adusbef APS e ideato e patrocinato dallo Studio Ambrosio e Commodo.
Si è infine approfondito il tema del litigation funding, ovvero lo strumento di origine anglosassone, diffuso negli ordinamenti di common law dai primi anni 90, in virtù del quale un investitore professionale, dopo avere condotto una approfondita due-diligence del caso legale oggetto di analisi, fornisca il supporto economico/finanziario necessario per coprire sia tutti i costi di gestione della lite ed anche il rischio di soccombenza in caso di esito negativo.
Sul punto, con il prezioso intervento delle società IVO Capital Partners e LitFin, tra i principali players europei del settore, sono stati analizzate e discusse le prospettive sottese a tale istituto, che trova ancora scarsa applicazione nel panorama europeo continentale.
Il meeting si è poi chiuso con l’intervento di Robert L. Lieff, uno degli avvocati più innovativi e influenti a livello globale degli ultimi 50 anni, fondatore dello Studio Lieff Cabraser Heimann & Bernstein e ideatore, come sopra ricordato, del Global Justice Network, che ha tracciato la sua visione sullo sviluppo dei contenziosi collettivi in ottica futura evidenziando come l’unione coordinata di intenti e la stabilità delle collaborazioni sia l’unico modo per raggiungere obbiettivi significativi per la tutela delle vittime a livello globale.
Il GJN è ora al lavoro per trasformare in realtà giuridica quanto discusso a Londra.