FEDE E METAVERSO: BINOMIO POSSIBILE?

di Daniele Lonardo

Si è svolto, Venerdì 20 Gennaio u.s., presso il Centro Studi San Carlo in via Monte di Pietà, 1 l’evento ideato e promosso dal Gruppo Giovani dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) piemontese, dal titolo: “Fede e Metaverso: binomio possibile?” e con il patrocinio di Economy of Francesco.

Il Santo Padre, nel rivolgersi ai giovani presenti al XXVII° Congresso Mondiale dell’UNIAPAC, realtà che raccoglie associazioni confederate europee di imprenditori e dirigenti d’azienda cristiani (Città del Vaticano, 20-22 Ottobre 2022) così ci ha esortati: “È vero che i giovani sempre ti portano dei problemi, ma hanno il fiuto di far vedere la vera strada. Per camminare con loro, insegnare loro e imparare da loro”.

Con spirito contempl-attivo, dinamico e concreto abbiamo voluto inaugurare questo percorso, ospitando – nel primo di una serie di eventi sul tema – due giovani professionisti che hanno saputo carpire e sfruttare (fin da ora) le potenzialità offerte del Metaverso. L’Avvocato Riadi Piacentini accompagna con “Metaverse Accelerator” le PMI nel Metaverso con focus sugli aspetti legal. Il Dott. Edoardo Di Pietro vanta il titolo di “primo laureato nel Metaverso” e la sua Agenzia di comunicazione innovativa Wando gravita nel settore.

L’idea. Correvano i mesi del lockdown ed una sera – racconta il Presidente del Gruppo Giovani – mi imbatto in un gruppo di preghiera on-line di ragazzi francesi su Discord. Tema: la parabola dei talenti. Ascolto interessato alcuni interventi e, tra me e me, riflettevo: sarà mai possibile, un giorno, incontrarsi con gli Amici dell’UCID o di Economy of Francesco, non davanti ad una telecamera (peraltro dello smartphone) ma in un vero e proprio spazio (o mondo) on line, 3D e virtuale? Sentirli vicini…più vicini, li accanto?!

Oggi, 2023, quell’idea è già realtà ed il tema del Metaverso, seppur di recente cognizione, è una realtà estremamente complessa e variegata in quanto coinvolge aspetti socio-economici, giuridici e tecnico-informatici fondamentali, legati non solo al mondo dell’arte digitale, delle criptovalute, degli e-Sports ma anche della privacy, del trattamento dei dati personali fino lambire le criticità legate al risarcimento del danno, sia dentro il Metaverso che in relazione alla tutela del consumatore e alla responsabilità da prodotto.

In estrema sintesi, il metaverso può essere definito quale spazio on-line, cioè una struttura digitale e tecnologica decentralizzata (peer-to-peer) caratterizzata dai seguenti connotati: persistenza, cioè non condizionato dalle dinamiche spazio-temporali in quanto (ipoteticamente) tutto il globo potrebbe connettersi simultaneamente; indipendenza economica e scalabilità. Il metaverso è, inoltre, uno spazio 3D ove convergono tre differenti tecnologie: Intelligenza Artificiale (AI), blockchain e XR (Extended Reality) a sua volta composta da Realtà Virtuale (Virtual Reality, VR) e Realtà Aumentata (Augmented Reality, AR). La prima si caratterizza per il fatto di essere interamente ricreata al computer ma senza interazione dell’Utente con l’ambiente reale circostante; la seconda, è una rappresentazione dell’ambiente reale a cui vengono aggiunti o sovrapposti elementi e contenuti digitali. In questo caso, l’Utente interagisce con gli elementi dello spazio virtuale pur restando in contatto con quello reale. Infine, il metaverso è idoneo a collegare tra loro gli Utenti attraverso una interazione tra più piattaforme contemporaneamente (cd. Interoperabilità). Allo stato dell’arte, si contano circa 140 (differenti) metaversi di cui, tuttavia, quelli “Metaverse Ready” sono poco più del 40%. Il restante è ripartito (in misura crescente) tra vetrine 3D, metaversi settoriali ed infine quelli aperti, persistenti, modulabili ed immersivi ma non interoperabili.

All’inizio di ogni cammino è necessario porsi “giuste” domande. Pertanto, prima di poter rispondere se sia possibile o meno trovare dei punti di contatto nel binomio Fede-Metaverso, urge dare una risposta ai seguenti (e ulteriori) interrogativi: come poterlo vivere “con Fede” ed “in fraternità”? Come saper fronteggiare rischi ed incognite, cammin facendo? Quali regole (giuridiche ed etiche) attribuire a tale mondo che, da spazio libero ed aperto può finire con il trasformarsi in una realtà digitale illusoria ed assorbente? Infine, sarà davvero una realtà libera da qualsivoglia condizionamento (del corpo, di genere, d’età) o la differenza tra classi sociali dipenderà (anche) dagli NFT indossati e dalla possibilità di accesso a luoghi esclusivi, personalizzati e brandizzati? Quali sono le possibili implicazioni del metaverso sul Bene Comune e nella società moderna?

A tali (ambiziose e complesse) domande, il Gruppo Giovani dell’UCID è ancora alla ricerca di risposte esaustive, in particolare dal punto di vista etico e giuridico. Su questo secondo aspetto, e con un’attenzione privilegiata sul fronte del trattamento dei dati personali, si è svolto oggi (30 Gennaio 2023) un convegno promosso dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali in occasione della 17° Giornata europea della protezione dei dati personali.

Il convegno, dal titolo: “Il Metaverso tra utopie e distopie: orizzonti e sfide della protezione dei dati” si poneva l’obiettivo di sondare le problematiche legate all’impatto dal metaverso sulle relazioni sociali e sui comportamenti dei singoli, sulle loro libertà e diritti, così come sui processi decisionali della collettività. Tra i vari interventi, spiccano quelli dei Professori Luciano Floridi (Professor of University of Oxford e Alma Mater Università di Bologna) e Paolo Benanti (Professore straordinario presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana). Il convegno è stato trasmesso in streaming sul sito dell’Autorità www.gpdp.it.

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