Aggiornamenti rassegna stampa del 28/07/2022.
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Riportiamo l’articolo pubblicato su “Cronaca Qui” in data 7 maggio 2016
IN CORSO PESCHIERA
Nel mirino finiscono le falle della banca
Il furto messo a segno nel caveau della filiale della banca Intesa Sanpaolo di corso Peschiera nel ponte del 25 aprile 2016, quando centinaia di cassette di sicurezza sono state svuotate, avrebbe dimostrato come quel luogo fosse tutt’altro che inespugnabile. A rendere più facile il colpo, infatti, ci sarebbero state probabilmente alcune falle nella sicurezza dell’isti tuto di credito. Motivo per cui numerosi clienti della banca, nei giorni scorsi, hanno preso contatti con diversi studi legali al fine di capire quali strade siano percorribili per ottenere un risarcimento. Una cinquantina di derubati, in particolare, si è data appuntamento nello studio legale Ambrosio& Commodo per un incontro con gli avvocati. «Si è trattato di un incontro interlocutorio – ha spiegato l’avvocato Renato Ambrosio – in cui abbiamo spiegato quali sono le strategie da adottare in questi in casi e quali diritti bisogna andare a tutelare». La prossima settimana è previsto un secondo incontro a cui parteciperanno gli avvocati dello studio che seguiranno la pratica (ci sono anche Elisabetta Capello e Ludovica Ambrosio) e le vittime che insieme hanno deciso di dare il viaalla causa collettiva. «Dal nostro punto di vista – sottolineano i legali – è indubbia la responsabilità di Banca Intesa Sanpaolo per il maxi-furto. Infatti, salvo il caso fortuito che però non si configura nel caso in esame, la banca risponde per omessa custodia e omessa diligenza, qualora, nel fornire il servizio delle cassette di sicurezza, non garantisca adeguati livelli di protezione agli utenti». Nel frattempo, la squadra mobile di Torino, coordinata dal sostituto procuratore Andrea Padalino, continua a indagare per dare un nome e un volto a tutti i componenti della banda.
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IL GIORNALE DEL PIEMONTE